VALUTAZIONE DELLO STATO NUTRIZIONALE DELL’ATLETA

Le misurazioni dello stato nutrizionale forniscono un indicatore di salute ed un punto di riferimento per valutare le risposte adattative all’allenamento degli atleti e per ottimizzare varie strategie dietetiche.

Ogni professionista che lavora con l’atleta ha l’obiettivo di aiutarlo a massimizzare la sua capacità di allenamento, svolgendo inoltre un ruolo di screening di potenziali problemi a breve e lungo termine.

La valutazione dello stato nutrizionale, e l’intervento nutrizionale seguente, è uno dei fattori più importanti per raggiungere l’obiettivo fissato dall’atleta, e per mantenere quest’ultimo in salute.

 

APPROCCIO PROFESSIONALE ALLA VALUTAZIONE NUTRIZIONALE

 

Una valutazione nutrizionale si basa su 4 principi di misurazione.

1.Valutazione e misurazione antropometrica e del dispendio energetico.

Valutazione del dispendio energetico | Ambulatorio Specialistico Dott.Oliva

La raccolta di dati antropometrici, come il peso (attuale), l’altezza e la percentuale di grasso corporeo, offre gli strumenti per determinare in che modo la composizione corporea dell’atleta si discosta da quella ottimale e dall’obbiettivo personale dell’atleta stesso. Sappiamo infatti come la composizione corporea abbia un ruolo cruciale nelle prestazioni oltre che nella salute a lungo termine.

La determinazione del fabbisogno calorico è poi importante per poter prescrivere un apporto energetico adeguato in funzione dell’obiettivo, tenendo in considerazione tutte le componenti che entrano in gioco (oltre all’attività fisica stessa su base giornaliera e/o settimanale, vanno considerati il tasso metabolico basale, la spesa energetica da attività non sportiva e l’effetto termico del cibo).

 

2.Valutazione dietetica e dell’assunzione dei nutrienti.

Dietista

La valutazione dietetica implica la raccolta di informazioni relative alle assunzioni alimentari finora operate; consiste quindi nell’interpretare l’assunzione di cibo o nutrienti rispetto alle richieste energetiche presenti di un atleta o ad un suo obiettivo prefissato.

E’ importante tener presente che l’atleta fa parte di una “popolazione” diversa rispetto alla popolazione generale: sebbene gli atleti possano aver abitudini alimentari simili ai non atleti, il loro fabbisogno energetico (volume di cibo consumato) e di alcuni nutrienti (carboidrati e proteine in primis) dovrebbe essere maggiore.

L’atleta può esprimersi al meglio solo quando riesce ad assumere il giusto quantitativo energetico ed avere un’ottimale distribuzione dei macronutrienti per quelle che sono le sue richieste.

 

3.Esame clinico e storia medica

L'importanza dell'Anamnesi in Osteopatia | AiDU Gestionale OsteopatiaLo scopo di un esame clinico è quello di scoprire qualsiasi condizione medica o fattore fisiologico che interferisca con l’assunzione di cibo, la digestione e il metabolismo.

Malattie recenti o condizioni croniche, ansia, depressione e utilizzo di alcuni farmaci possono interferire, ad esempio, con l’assorbimento di nutrienti e influire così sullo stato nutrizionale.

 

 

 

4.Valutazione biochimica 

Esami del sangue Bergamo | check up completo e parziale

Le analisi biochimiche possono essere utilizzate come criteri esterni per confermare una corretta o scorretta assunzione dietetica, ma non sono necessariamente diagnostiche per una carenza di nutrienti o assunzioni sub-ottimali di nutrienti negli atleti.

Bassi livelli ematici di alcuni micronutrienti possono riflettere un basso apporto alimentare, un difettoso assorbimento di particolari nutrienti, un maggiore utilizzo (come può essere nel caso dell’attività fisica) o una maggiore escrezione.

Un approccio multidisciplinare, con figure di riferimento mediche specializzate,  è sicuramente la strada migliore per una valutazione specifica ottimale.

 

SCOPO DELLA VALUTAZIONE NUTRIZIONALE

 

Valutazione dello stato nutrizionale - Dott.ssa Alessia TerzoGli obiettivi della valutazione nutrizionale sono duplici: identificare gli atleti che necessitano di supporto nutrizionale per ripristinare o mantenere lo stato nutrizionale adeguato e monitorare l’efficacia della terapia dietetica.

Più informazioni utili vengono raccolte, più accurata sarà la valutazione nutrizionale, andando a scovare eventuali situazioni nascoste, ma potenzialmente pericolose. Questo perché il corpo, almeno nel breve e medio termine, è estremamente capace di adattarsi a stati sub-ottimali di nutrizione; tuttavia tali condizioni non ottimali possono diventare un problema nel lungo termine, oppure rappresentare un ostacolo per il miglioramento della performance e dei risultati sportivi.

Sintomi come letargia, affaticamento, scarsa capacità di prestazione, scarsa concentrazione e recupero lento possono essere legati ad un’alimentazione inadeguata. Una maggiore incidenza di lesioni e infezioni, guadagni eccessivi di massa grassa o perdite di massa magra, sono legate all’alimentazione. La rilevazione precoce di questi segni e sintomi, con intervento dietetico precoce, possono aiutare a prevenire molti problemi per l’atleta.

 

CONCLUSIONI

 

Grazie ad una corretta valutazione nutrizionale è possibile identificare atleti o sportivi a rischio di disturbi e carenze legate all’alimentazione: ciò potrebbe fare una grandissima differenza nel raggiungimento di una performance ottimale. Inoltre la valutazione garantisce il mantenimento di un buon stato di salute e la prevenzione di eventuali problematiche che potrebbero essere dovute all’allenamento e all’alimentazione nel contesto di una preparazione fisica annuale.